L’auto più difficile da guidare
Quando una vettura da corsa di F1 colpisce le barriere ad alta velocità, la Medical Car è in scena in pochi secondi. Ma come arriva così velocemente una macchina di quasi due tonnellata caricata con medici e attrezzature mediche? Il primo appuntamento per la Mercedes-AMG C 63 S Medical Car e il suo driver Alan van der Merwe (ex Formula Ford Festival e un campione britannico di Formula 3) è il giovedì antecedente il GP, con pista chiusa e una sessione di prove ad alta velocità di circa un ora. Al fianco del pilota c’è il medico FIA dottor Ian Roberts, un veterano specialista HEMS (Helicopter Emergency Medical Service) ex direttore medico britannico del Gran Premio con un team di estrattori piloti (a Monza è presente personale di Croce Rossa) lungo tutto il tracciato. “Il fattore più importante non è guidare un’auto veloce: ci sono milioni di persone che potrebbero farlo, per arrivare sul luogo dell’evento in un tempo clinico ragionevole” – dice Van der Merwe. – “La cosa da considerare è l’ambiente: stai guidando una vettura grande e pesante, spesso condividi la pista con vetture da corsa estremamente veloci, probabilmente le auto da corsa più veloci del mondo. È una combinazione difficile. Non basta guidare vicino al limite: bisogna continuamente pensare ad altri fattori. Per avvicinarsi al limite in una vettura come questa, è necessario essere in grado di spingerla al limite”.
Grande, pesante e rigida
La Medical Car 550hp, è grande, pesante e rigida, alimentata da un turbocompressore da 4 litri V8. Quando è completamente carica, pesa quasi due tonnellate anche privata di ogni inutile accessorio, ma nonostante tutto è una supercar perfettamente bilanciata. In comune con le vetture di F1, la Medica Car ha solo il box, di solito posto all’ingresso della corsia box, dove risiede anche un TEAM di meccanici Mercedes AMG. Ma cosa accade se una delle vetture si guasta? AMG ha un piano semplice di riserva, porta due vetture e i driver le utilizzano a rotazione sulla base del chilometraggio effetivo dei pneumatici e all’usura dei freni. I guasti sono fortunatamente rari – ma accadono, nonostante la puntuale e attenda manutenzione.
Un weekend impegnativo
l test in pista, insieme ai giri di ricognizione all’inizio di ogni sessione di prova/gara è la parte più visibile del lavoro del team medico, ma è un weekend comunque impegnativo quello dell’equipaggio della Medical Car, coprono anche le sessioni GP2/GP3 e altre serie come la Porsche, oltre a partecipare a molte sessioni di briefing cno i piloti. Molto dipende dall’esperienza degli equipaggi che sono sul crash.